30 anni di Segreti del cuore, 30 anni di dialogo intenso con il suo meravigliso amico

26.10.2013 22:29

Mercoledì, 26 ottobre 1983

 

Vorrei riempire queste pagine bianche con la mia anima,

perché, riflettendomi come in uno specchio, possa scorgere le

mie mancanze, debolezze, errori e, libera da ogni peso, riprendere

il cammino verso Te, mio unico meraviglioso amico Gesù!

Gesù, sono stanca ma felice perché posso donarTi qualcosa

di positivo. Tre ore di medicazione sono lunghe: devi sfasciare

gambe e braccia, pulire le ferite, spalmare la pomata erifasciare

tutto; a volte trovi ferite rimarginate e una lode gioiosa

parte dal mio cuore per giungere a Te; altre volte ti ritrovi tutta

una piaga e il morale va a finire sotto la suola delle scarpe.

Quando imparerò ad avere un equilibrio?

Vorrei saper accogliere sempre la Tua volontà con gioia e serenità,

anche quando si tratta del dolore, ma penso che a quel

punto sarei santa o eroica e temo proprio di non averne la stoffa.

Ieri sera, prima di addormentarmi, pensavo a come poteva

essere la mia vita senza la malattia ... È strano, pur desiderando

un corpo sano, non sono riuscita a figurarmi un'esistenza

"normale".

Ho capito che la croce è parte integrante, essenziale della

mia vita; è come un cordone ombelicale che mi lega a Te e dal

quale ricevo nutrimento, ossigeno, vita.

Ti ringrazio, Gesù, per la croce che mi doni perché tra tante

mie mancanze c'è qualcosa di positivo che posso donarTi. Tu

però dammi tanta forza, non lasciarmi mai perché da sola non

sopravviverei una frazione di secondo.