30 anni di Segreti del cuore, 30 anni di dialogo intenso con il suo meravigliso amico
Mercoledì, 26 ottobre 1983
Vorrei riempire queste pagine bianche con la mia anima,
perché, riflettendomi come in uno specchio, possa scorgere le
mie mancanze, debolezze, errori e, libera da ogni peso, riprendere
il cammino verso Te, mio unico meraviglioso amico Gesù!
Gesù, sono stanca ma felice perché posso donarTi qualcosa
di positivo. Tre ore di medicazione sono lunghe: devi sfasciare
gambe e braccia, pulire le ferite, spalmare la pomata erifasciare
tutto; a volte trovi ferite rimarginate e una lode gioiosa
parte dal mio cuore per giungere a Te; altre volte ti ritrovi tutta
una piaga e il morale va a finire sotto la suola delle scarpe.
Quando imparerò ad avere un equilibrio?
Vorrei saper accogliere sempre la Tua volontà con gioia e serenità,
anche quando si tratta del dolore, ma penso che a quel
punto sarei santa o eroica e temo proprio di non averne la stoffa.
Ieri sera, prima di addormentarmi, pensavo a come poteva
essere la mia vita senza la malattia ... È strano, pur desiderando
un corpo sano, non sono riuscita a figurarmi un'esistenza
"normale".
Ho capito che la croce è parte integrante, essenziale della
mia vita; è come un cordone ombelicale che mi lega a Te e dal
quale ricevo nutrimento, ossigeno, vita.
Ti ringrazio, Gesù, per la croce che mi doni perché tra tante
mie mancanze c'è qualcosa di positivo che posso donarTi. Tu
però dammi tanta forza, non lasciarmi mai perché da sola non
sopravviverei una frazione di secondo.