Intervento completo di don Ermanno D’onofrio durante il recital a Gornja Bistra.

21.01.2016 23:58

Intervento completo di don Ermanno D’onofrio durante il recital a Gornja Bistra.

 

Don Ermanno D’onofrio, presidente della Fondazione Internazionale Il Giardino delle rose blu Onlus, dopo aver assistito al recital …E ti ho detto sì a Gornja Bistra ha voluto lasciare il suo messaggio a tutti i giovani presenti.

Di seguito si riporta il suo discorso diretto.

 

Io voglio esprimere la mia gioia per questa serata, perché era qualcosa a cui avevo pensato e avevo sentito nel cuore dal primo momento che a Biella vi avevo assistito, quindi un grazie di cuore ai ragazzi del Movimento dei Focolari.

Tante cose, ma io voglio regalare una piccola perla.

Daniela è stata sempre presente nella mia vita e nel Giardino delle Rose Blu dal primo momento che ho letto le pagine del suo diario, che invito tutti a leggere, perché per me è stata la chiave per capire e scoprire l'importanza di Daniela. Mi dispiace che non venga detto e ricordato che dopo che io lessi il diario ne comprai settecento copie, un diario che era stato esaurito e nessuno aveva più pensato di ristampare. Ho donato queste copie a tanti giovani che le hanno utilizzato nelle tendopoli come testo di meditazione. Sono stato poi sobissato da lettere da testimonianze di persone e di giovani che grazie agli scritti di Daniela ritrovavano la fede, scoprivano la loro vocazione. Veramente ho proprio sposato in pieno tutto questo, al tal punto che nel 2003, durante l’assemblea del Giardino delle Rose Blu, assemblea annuale che si fece ad Armeno, fummo noi come Giardino i primi a raccogliere le firme: ecco due passaggi storici che secondo me sono fondamentali, a tal punto che oggi Daniela é presente per il Giardino in quanto nostro modello e inserita a tutti gli effetti nel nostro statuto perché come io dico sempre lei con la vita ci ha fatto capire questo grande mistero della sofferenza e stasera grazie a questo lavoro bellissimo l'abbiamo contemplato.

Non sono le parole quindi teoriche di uno studio, le parole di un prete che sentiamo spesso, ma sono le parole vissute da una persona che ha vissuto la croce come una vocazione, non come una condanna. Daniela é presente a Gornja Bistra  nel parco giochi che a lei abbiamo voluto dedicare e costruire grazie ad una raccolta fondi fatta proprio per questo motivo.

(Rivolgendosi ai volontari) Ogni giorno con i bambini entrate nel parco di Daniela e allora veramente vi invito ad avere sempre un ricordo vivo per Daniela.

Ed ecco la perla: all'interno del parco c'è un punto, un punto importantissimo. All’interno del parco giochi c’è un’edicola con la statua della Madonna e con l’immagine di Daniela; io ho voluto quell’edicola in quel punto, tra i due alberi, come potete aver visto e chi non l’ha fatto lo può fare, nel punto in cui in una notte del 2001, una notte insonne per me passata a Gornja Bistra, decisi di mettermi a pregare e mi sono seduto tra quei due alberi. In quel punto è nato nel mio cuore il desiderio del campo permanente. È per ciò che ho voluto un ricordo di Maria e di Daniela in quel punto, perché sono fermamente convinto che sia anche lei dal cielo che protegge quest’esperienza del campo permanente che è sconvolgente, nonostante la disorganizzazione del Giardino, nonostante le divisioni, i problemi e tante tante cose che sono umane esiste il campo permanente. Il 14 agosto, alla chiusura della tendopoli e davanti al vescovo di Zagabria, festeggeremo e sveleremo il numero di quanti volontari hanno partecipato. Vi posso dire che abbiamo superato le settemila presenze continuative e questa non è un’opera del Giardino delle Rose Blu, non è un’opera di don Ermanno, non è un’opera degli uomini, ma è veramente un qualcosa che Dio protegge, in un luogo che è Gornja Bistra dove veramente si può accogliere e ricevere tanto, con questo collegamento misterioso ancora per me con la malattia di Daniela, perché da lei sono scaturite altre conoscenze e vi garantisco che sono state tutte provvidenziali. Non per ultima la mia conoscenza con Camila che è qui presente in mezzo a noi come un angelo ed un tesoro prezioso. Non finiscono qui; sarà un caso, ma io oggi ho parlato al telefono con un giovane di ventotto anni che ci ha cercato dopo averci visto in televisione, di Zagabria, affetto da epidermolisi bollosa e, sulla strada del ritorno dalla lunga giornata di oggi, la famiglia di un bambino che vive in Bosnia con l’epidermolisi bollosa. Io non vi so dire come mai questo capita, ma quello che vi posso dire è che la loro presenza nella nostra storia, nella mia vita, sono veramente un aiuto e un incoraggiamento. Allora, ecco, chiudo affidandovi veramente l’importanza di pregare Daniela, la Chiesa è in attesa del riconoscimento di un miracolo, allora non abbiate paura, non dobbiamo aver paura, come ho già detto nelle celebrazioni in questi giorni, di chiedere, di chiedere a Daniela la grazia di cui avete bisogno. Io ho avuto veramente l’onore e il privilegio di assistere e di essere presente in alcuni momenti in questi anni, in alcuni episodi, e sono quattro, in cui veramente c’è stato un intervento importante, episodi per cui ho dovuto relazionare alla postulatrice. Quindi, ecco, quello che vi invito, e in questa tendopoli lo stiamo facendo spesso, pregate, chiedete le grazie più grandi al Signore per intercessione di Daniela. E grazie.